Arcugnano è il comune più esteso tra quelli della Terra Berica ed è caratterizzato da un territorio collinare e vallivo che si estende su una superficie di 165 kmq nella parte settentrionale del comprensorio.
Le origini del territorio sono antichissime e si conferma infatti che il primo insediamento umano ritrovato (Molino Casarotto) risalga al Neolitico. Interessante fu la presenza di un grande lago, detto di Lòngara, che fino a metà del XV secolo occupava le valli di Fimon. Nel 1404, dopo che Vicenza e il territorio circostante entrarono nella Serenissima, il lago venne prosciugato e il suo bacino non fu più utilizzato per la pesca ma riconvertito alle coltivazioni. Nel corso degli anni vennero ritrovati resti di palafitte e canoe risalenti al periodo preistorico, forte testimonianza di vita collettiva nelle prossimità di questo grande lago; molti di questi reperti sono ancora oggi conservati nel Museo Archeologico e Naturalistico di Santa Corona a Vicenza. Il comune di Arcugnano è caratterizzato dalla presenza di numerose ridenti contrade e da un'attiva vita paesana, mentre il turismo si sposta soprattutto nell'area vicina al lago e nelle numerose trattorie o ristoranti della zona.
Flora e fauna
Il Lago di Fimon e la vallata circostante presentano un ricco patrimonio botanico e faunistico: tra le molte piante che popolano la fertile zona troviamo salici, pioppi e canneti, continuando con animali tipici del territorio come anfibi, gallinelle d'acqua e in primavera anche il germano reale.
Gli itinerari che quest'area offre sono principalmente due: il primo ha un'impronta antropologica e segue quindi l'evoluzione degli insediamenti umani nelle prossimità del lago, mentre il secondo propone una lettura naturalistica-ambientale, favorito dalla possibilità di facili passeggiate e dalle escursioni in bicicletta.