Agugliaro
Il comune di Agugliaro, assieme a Noventa Vicentina, è il comune più a sud della provincia di Vicenza e si trova ai confini con la provincia di Padova, adagiato nel "corridoio berico" tra i Colli Berici e i Colli Euganei.
Il comune di Agugliaro, assieme a Noventa Vicentina, è il comune più a sud della provincia di Vicenza e si trova ai confini con la provincia di Padova, adagiato nel "corridoio berico" tra i Colli Berici e i Colli Euganei.
Albettone sorge su un'area collinare nella parte meridionale dei Colli Berici, non distante dai Colli Euganei. Il suo territorio risulta abitato fin dalla preistoria come testimoniano i reperti risalenti ad epoche diverse rinvenuti attraverso numerose campagne di scavo.
Il comune di Alonte è dominato da un colle sul quale sono stati rivenuti i resti di una necropoli rupestre risalente ai secoli IV° e VI°a.C. con terrecotte, selce, strumenti in metallo. Nella parte meridionale del paese si trovano invece otto fosse funerarie rettangolari scavate nella roccia.
Arcugnano è il comune più esteso tra quelli della Terra Berica ed è caratterizzato da un territorio collinare e vallivo che si estende su una superficie di 165 kmq nella parte settentrionale del comprensorio.
Asigliano Veneto è uno dei comuni della Bassa vicentina, posizionato quasi sul confine provinciale a mo' di punto medio tra Noventa Vicentina e Cologna Veneta; un paese di 950 abitanti, sullo sfondo di una campagna di eccezionale vocazione agricola per la composizione del terreno, fertile e leggero, e l'abbondanza di acque, che sono quelle del Ronego, affluente del Guà. Campi a perdita d'occhio, fattorie isolate e qualche abitato proprio perché il paesaggio non risulti troppo solitario.
Numerosi i reperti rinvenuti in prossimità del centro di Barbarano e nella campagna circostante che fanno risalire ai romani l'origine del paese. L'insediamento più antico era collocato sulle colline ed ebbe uno sviluppo notevole dopo la costruzione della strada che collegava Este a Vicenza dove si univa alla via Postumia.
Il territorio comunale di Brendola presenta una geografia varia, ha un'altitudine che spazia tra i 39 e i 156 metri s.l.m. e può essere articolato in due aree, una collinare con boschi e prati, e una pianeggiante ed è ricco di sorgenti e ruscelli.
Situato su un'area interamente pianeggiante ed estesa per una superficie di 10,5 kmq a sud di Vicenza, il territorio di Campiglia dei Berici è ancora considerato come un borgo antico in cui è particolarmente presente l'anima contadina dei suoi abitanti. L'area confina con i comuni di Agugliaro, Noventa Vicentina, Poiana Maggiore e Sossano e i due corsi d'acqua principale, la Liona e la Frassinella, percorrono questo territorio situato nello slargo che separa i Colli Berici da quelli Euganei.
Castegnero è una perla nel territorio dei Colli Berici e anche le vicende storiche la impreziosiscono. La presenza dell'uomo risale all'epoca preistorica ma rilevanti sono anche dei reperti dell'epoca romana tra cui una pietra dedicata alla dea Fortuna, conservata nella chiesa Parrocchiale di Castegnero.
Il territorio comunale di Grancona si trova in una posizione sopraelevata della Val Liona. Il torrente omonimo è alimentato da alcune sorgenti e le acque, copiose e veloci un tempo alimentavano numerosi mulini.
Il comune di Longare conta 5.628 abitanti e si estende ai piedi dei colli Berici, su una zona pianeggiante e una pedecollinare. Entrambe le aree furono da sempre sfruttate dall'uomo per colture permanenti o di seminativi, come testimoniano i numerosi terrazzamenti delle frazioni di Costozza e Lumignano.
Città di 15mila abitanti, Lonigo è il capoluogo storico del settore occidentale dei Colli Berici. È centro commerciale e vinicolo di antica tradizione storicamente legato alla famiglia veneziana dei Pisani, che l'ebbero in amministrazione al tempo della Serenissima.
Montegalda è un comune di 3.356 abitanti che si colloca in una fertile vallata, circondato da sette colli e un fiume e situato nella parte sud-orientale della provincia di Vicenza. La storia di questo paese è millenaria ed è confermata la presenza umana in tutto il territorio fin da epoca remota. Ad avvalorare tale tesi è la presenza del fiume Bacchiglione, navigabile in antichità per buona parte del suo corso e da sempre considerato crocevia di culture e punto favorevole agli insediamenti stabili. Dall'acqua si passa poi alla strada: passava di qui, infatti, la famosa via "Gallica" o "Pelosa", che collegava perpendicolarmente Vicenza e Padova e della quale si possono ancora ammirare alcuni tratti.
Montegaldella è collocata al confine con la provincia di Padova, in un territorio pianeggiante, attraversato dal Bacchiglione. Conta circa 1761 abitanti e si estende su una superficie di circa 14 kmq.
Il comune di Mossano, recentemente ricostituito (1947) dopo esser stato anesso per anni a quello di Barbarano Vicentino, è caratterizzato dalla presenza di numerosi luoghi e reperti riguardanti la vita nell'era del Paleolitico. La presenza di ripide pareti rocciose esposte a sud, i covoli e gli strapiombi, hanno favorito negli anni l'insediamento umano, del quale si può trovare testimonianza in due siti molto importanti: la grotta di San Bernardino (dal nome del santo francescano che visse in eremitaggio all'interno del covolo tra il 1423 e il 1433) e quella di Paina.
Il comune di Nanto si trova a ridosso dei Colli Berici e confina con Arcugnano, Castegnero, Montegaldella, Mossano e Rovolon. La presenza umana nel territorio risulta risalire alle epoche più remote, come testimoniano alcuni preziosi ritrovamenti all'interno della Grotta di Trene e, in epoca romana la zona era probabilmente conosciuta e sfruttata per la bianca pietra che da qui si ricavava.
Il comune di Noventa Vicentina è, assieme ad Agugliaro, quello più a sud della Provincia di Vicenza, è caratterizzato da un territorio pianeggiante nonostante sia nei pressi dei Monti Berici e dei Colli Euganei ed è lambito a sud dal fiume Frassine, che fa da confine con la provincia di Padova. Il nome del comune, che in latino significa "nuove terre", è esso stesso testimonianza dell'opera di bonifica effettuata dopo le alluvioni dell'età longobarda, che cambiarono profondamente la struttura del territorio.
Il comune di Orgiano conta circa 3200 abitanti e si trova in una posizione invidiabile con alle spalle le ultime propaggini dei Colli Berici e davanti la fertile pianura veneta. L'origine del comune risale all'epoca romana quando in prossimità del centro abitato sorgeva un "Fundus Aurelianum", facente capo quindi alla famiglia di Aurelio.
Il comune di Pojana Maggiore è il comune più a sud della provincia di Vicenza, ai confini con le province di Padova e di Verona. E' caratterizzato da un territorio pianeggiante e percorso da molti canali, un tempo attraversato dal corso dell'Adige. Numerosi sono stati i rivenimenti che attestano una frequentazione preistorica dei siti.
Il comune di San Germano dei Berici si trova nel cuore dei Colli Berici, nella Val Liona e il paese, che sembra essere intitolato a San Germano Vescovo di Capua, fu donato al vescovo dall'imperatore Ottone III. Nel territorio furono rinvenuti diversi reperti di un villaggio palafittico, materiale archeologico di epoca romana e antichi "casotti" di pietra simili ai famosi "nuraghi" sardi.
Sarego è un comune che conta 6705 abitanti e che confina con Brendola, Grancona, Lonigo e Montebello Vicentino. Numerosi sono i ritrovamenti, sulle pendici dei colli di questo comune, di vasellame dell'epoca romana. Nel 1900 furono infatti scoperti i resti di una tipica villa romana con pavimentazione a mosaico e la chiesetta di S. Giustina (scomparsa) che testimonia l'evangelizzazione protocristiana del III-IV sec d.c.
Il comune di Sossano conta circa 4350 abitanti ed è situato nella parte meridionale dei Berici, ai piedi dei Colli. La tipica conformazione del territorio ha permesso l'insediamento dell'uomo già dall'epoca preistorica , in particolare dall'Età del Bronzo. Anche in epoca romana e successivamente in quella medievale , il suo centro è sempre stato attivo e caratterizzato da eventi di carattere religioso e politico. Si ricorda, infatti, che nel 753 d.c. Sant'Anselmo, fratello dell'ultimo duca longobardo di Vicenza, donò il monastero di Santa Giustina all'abbazia di Nonantola e che da quella famiglia derivarono in seguito i conti di Sossano dando origine a molte casate nobili vicentine e padovane.
Anticamente Villaga era chiamata col termine latino "Viraga", presente nel Regesto del 1262 e negli Statuti del 1275 e citato in vari documenti della seconda metà del secolo XIII. Secondo la tradizione, il toponimo deriva forse da "viridum", verde, riferito alla conca verde in cui si trova il paese, adagiato ai piedi dei Colli Berici.
Il territorio di Zovencedo apparteneva all'antica Corte di Barbarano donata al Vescovo di Vicenza nel secolo X dai re Ugo e Lotario di Provenza, Corte che comprendeva "tutto il territorio, parte fertile pianura, parte montuoso e parte paludoso, che giaceva tra la Valle di Grancona e la Liona ad occidente, e i confini di Nanto e Vo presso gli Euganei a oriente", di cui il Vescovo nel 1268 si proclamava "Re, Duce, Conte e Marchese".
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